Alla fine del 2013 a
seguito di continui e ripetuti ritardi nel pagamento delle bollette per
forniture elettriche, ENEL sospende il servizio al Comune di Contigliano che si
trova a richiedere il Servizio di
Salvaguardia[1] alla Hera Comm di Imola[2].
Il Comune di Contigliano, ha in essere molte utenze
elettriche: il numero si è, infatti, incrementato nel corso degli
anni a mano a mano che si installavano nuovi tratti di illuminazione pubblica, si aprivano punti
operativi quali il centro di raccolta
rifiuti, i depuratori, ecc. A oggi risultano attive circa un centinaio di utenze[3] per le quali l’Amministrazione riceve singole
fatture.
Fino ai primi mesi del 2014 l’Amministrazione Comunale, se pur
con pagamenti non puntuali, onora le fatture pervenute da Hera Comm, in seguito con l'avvicinarsi della
campagna elettorale per le elezioni amministrative, preferisce utilizzare la poca liquidità di cassa a
disposizione per pagare altri fornitori,
principalmente ditte fornitrici di
prestazioni.
Le fatture della Hera Comm continuano a pervenire al Comune
e non ci si accorge che alcune di esse espongono importi altissimi (per esempio € 29.736,28 fattura del 09/06/2014; € 14.460,66 fattura del
26/05/2014), importi che si sarebbero dovuti controllare, quanto meno per accorgersi
che c’era qualche problema nelle utenze
che consumano più energia.
Le utenze più ghiotte di energia sono quelle del sistema di pompaggio dell’acqua nei serbatoi.
Questo sistema è regolato da un complesso insieme di pompe, galleggianti e sistemi
di blocco delle pompe. Le pompe sono
telecomandate tramite un sistema
telefonico che funziona con schede prepagate. Un sistema abbastanza obsoleto, per questo da tenere costantemente sotto
controllo, e molto energivoro,
soprattutto d’estate quando il consumo di
acqua aumenta e quindi le pompe sono in moto per più ore.
Nel 2014, il controllo di questo sistema, è stato
di fatto abbandonato e non ci si è accorti che i dispositivi
che mandavano gli impulsi di
blocco alle pompe quando i serbatoi erano pieni, non funzionavano, lasciando di
fatto le pompe in funzione con conseguente consumo di energia elettrica e spreco di acqua. Ancora più grave appare il fatto, quando si scopre che i dispositivi che non funzionavano erano i
sistemi telecomandati da schede telefoniche che non “funzionavano” perché le stesse non erano state scariche (si badi bene che le ricariche delle schede sono
di poche decine di euro), e quindi non
in grado di inviare il messaggio di blocco alle pompe.
Ci si “dimentica”, quindi, di saldare Hera Comm, forse sperando che Hera
Comm si dimentichi del Comune di Contigliano, ma la società, a ragione, inizia a mandare le richieste di pagamento e
lo fa ben 4 volte con raccomandate inviate al Comune di Contigliano il
03/09/2014, il 24/10/2014, il 06/02/2015 e il 16/07/2015. L’Amministrazione
Comunale rimane muta, ma, intanto nel 2015 cambia di nuovo fornitore di energia
elettrica ed attiva un nuovo contratto con Sistema Energia Italia Srl[4].
La questione Hera Com, rimane nel cassetto e del tutto
inaspettata (come dichiara il Sindaco
nell’articolo sul Messaggero del 12/05/2016) bussa alla porta del Comune
il 12/04/2016, sotto forma di decreto ingiuntivo disposto dal Tribunale di
Bologna che intima all’Amministrazione Comunale di Contigliano di pagare alla
società € 278.506,03 in linea capitale per
fatture non onorate, più interessi legali per il tardato pagamento,
spese legali e varie.
Una bella sorpresa alla vigilia dell’approvazione del
bilancio di previsione 2016, che inasprisce ulteriormente la ricerca di nuove
risorse per far fronte alle esigenze di liquidità del Comune ovvero l’aggravio
di tassazione per i cittadini. Il primo atto che l’Amministrazione Comunale compie è quello di aumentare il canone
fisso per le forniture idriche che passa da 35,00 a 50,00 euro (aumento di
oltre il 40%), poi tenta una maldestra rinegoziazione proponendo alla Hera Comm
una improbabile rateizzazione del debito chiedendo l’abbuono degli interessi e delle spese legali
ricevendo dalla società un diniego
secco.
In mancanza di sufficiente liquidità per saldare il debito,
l’Amministrazione è costretta a prendere tempo (il decreto ingiuntivo fissa la scadenza per il pagamento al 22
maggio 2016) e lo fà incaricando un legale per presentare opposizione all’ingiunzione. L’incarico, a dire il vero piuttosto
dispendioso, ricade su un legale di fiducia dell’amministrazione comunale,
l’Avvocato Barbara Pelagotti (politicamente impegnata quale Sindaco di
Centro-Destra del Comune di Rivodutri)
incaricata con delibera di giunta n. 37
del 05/05/2016 che impegna la somma di € 3.723,00 per spese,diritti e
onorari, CNF e IVA e di €1.241,00 per
contributo unificato.
Questa vicenda mostra ancora una volta la totale
inadeguatezza del Sindaco Toni e di tutta la sua maggioranza. Come al solito, è
in atto lo scarica barile tra i
responsabili dei vari uffici comunali, nessuno tra i funzionari comunali e gli amministratori
sapeva o conosceva la vera entità del debito verso la Hera Comm e nessuno ha
mai controllato se le fatture ricevute corrispondevano esattamente ai consumi effettivi. Il non aver
verificato ed eventualmente contestato fatture di € 29.736,28 o di € 14.460,66 o non aver controllato
eventuali guasti/malfunzionamenti delle pompe idriche sono sintomi di
trascuratezza e negligenza.
La causa maggiore di consumi elettrici sono imputabili al
sistema di sollevamento nei serbatoi per
la fornitura dell’acqua nel capoluogo e nelle frazioni e cmq si continua a non riscuotere le bollette del servizio idrico:
all’inizio del 2014 riferiti agli anni precedenti risultavano da riscuotere
proventi per il servizio idrico per circa € 155 mila euro, al 31/12/2014 ne erano
stati riscossi soli € 150 e per lo stesso anno (bollette di competenza 2014)
a fronte di una previsione di € 226.311,00 euro ne sono state pagate dai
contiglianesi solo € 174.537,00 portando l’evasione per servizio idrico a €
207.076,00. E’ evidente che con questo livello di mancato introito ci si trova senza liquidità di cassa per pagare i fornitori!
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Estratto Bilancio Consuntivo 2014 - Clicca per ingrandire |
Nonostante gli errori commessi nel generare il debito, la
vertenza con la Hera Comm è stata gestita con superficialità anche nella fase
di contrattazione del decreto ingiuntivo: la richiesta di rateizzazione inviata
alla Hera Comm il 26/04/2016 è imbarazzante: si poteva almeno argomentare l’istanza, l’unico motivo per cui la società
avrebbe dovuto concedere la rateizzazione in 3 rate annuali da qui al 2018 , è
il fatto che a fronte di € 278.506,03 ne erano stati già versati €
25.437,00?
Restiamo a vedere cosa partorirà l’opposizione al decreto ingiuntivo che
l’Avvocato Pelagotti stà predisponendo
visto che è costata ai contiglianesi altri € 4.964,00 ... oltre
all’aumento del canone idrico deliberato per il 2016 che come al solito ricadrà solo sui cittadini!
DOCUMENTI:
Anche nel caso di Sistema Energia Italia Srl, il
Comune paga le fatture riferite ai primi mesi dell’anno e poi per mancanza di
liquidità abbandona i pagamenti (il
15/04/2016 è arrivato al Comune il sollecito di pagamento per fatture da
settembre a dicembre 2015 per complessivi 66.087,32 euro, in questo caso però
tempestivamente saldati).